Spazio Primitivo

Where wine takes center stage

Spazio Primitivo was born in Manduria, in the historic winery of Costantino Perrucci which, from the 70s to the end of the 90s, exported hundreds of millions of liters of bulk wine throughout Europe.

Spazio Primitivo was born in Manduria and from the 70s until the end of the 90s it exported hundreds of millions of liters of bulk wine throughout Europe.
A place of unique charm, with its underground cisterns and industrial plants that made the daily loading of entire ships of wine simple and fast, from the ports of Gallipoli, Taranto and Brindisi.

Spazio Primitivo now hosts the Felline Wine Library and, in its 400 square meters with more than 100 seats, welcomes new initiatives, events and activities centered on the wine culture.

A container that contains in its name – Primitivo – the history of the territory and its vine, but also a primordial way of thinking about cultural entertainment, free from constraints and clichés.

A place where to 
to taste
savor
be surprised
get excited

Etichetta ambientale
Spazio Primitivo
eti bottiglia s
Bottiglia
eti tappo sa
Tappo
eti gabbietta s
Gabbietta
eti capsula
Capsula
Per lo smaltimento dei materiali consultare il rispettivo comune di riferimento
accademia dei racemi
Nel 1997 Gregory Perrucci avvia il progetto Accademia dei Racemi, con lo scopo di individuare, sperimentare e portare sul mercato le varietà autoctone della Puglia.

Attraverso la collaborazione con viticultori di territori diversi della regione ed enologi con esperienze nelle vinificazioni di qualità, vengono “offerti” alla conoscenza di giornalisti e importatori le nuove produzioni da uve fino ad allora del tutto trascurate o sconosciute:

Ottavianello, Susumaniello (recuperato da Gregory con l’azienda Torre Guaceto), Fiano Minutolo (azienda Sammartino), oltre a nuove versioni di Negroamaro e Malvasia Nera (azienda Castel di Salve), Moscato Reale di Trani (azienda De Filippo), uva di Troia e Montepulciano (azienda Paolo Petrilli) e ovviamente la zonazione di Primitivo (terra rossa, bianca, nera e sabbia).

L’Accademia dei Racemi annovera tra le consulenze, oltre a Roberto Cipresso e Fabrizio Perrucci, Enzo Moiso, Luca Boaretti. Tuttora alcune aziende create dall’Accademia dei Racemi sono presenti con onore sul mercato.

Oltre a far parlare di sé per i propri vini, l’Accademia dei Racemi diventa un riferimento unico nel panorama regionale per la ricerca, lo studio, la sperimentazione dei vitigni autoctoni.

Per gli esami condotti sulle relazioni tra Primitivo e Zinfandel, la storia e le sperimentazioni, nonché la richiesta di aggiornamento dell’elenco dei sinonimi regolamentato dalla Unione Europea, Gregory Perrucci viene ammesso come unico “membro non americano” nella prestigiosa associazione californiana denominata Zap (Zinfandel Advocates and Producers).

Alcuni anni dopo, precisamente nel giugno 2002 dopo la decretazione scientifica dell’identità tra Zinfandel e Primitivo, nonché tra essi e il croato Crnjelak Kastelansky, è relatore al primo Convegno Internazionale sullo Zinfandel. Tiene una relazione sulle origini del primitivo e i suoi rapporti con lo Zagarese (scomparso) in una sessione congiunta con Doug Beckett (enologo californiano) e il mitico Miljenko Grgich, icona dell’enologia americana per avere prodotto due dei vini che nel concorso mondiale di Parigi del 1976 alla cieca sbaragliarono i vini francesi.