Burlesque2Agricolafell - Burlesque Rosato

Burlesque Rosato

012 thermometer - Burlesque Rosato
Gradation
12,5°
003 grapes - Burlesque Rosato
Grape variety
Negroamaro 100% IGP
008 wine 4 - Burlesque Rosato
Aging
In acciaio
011 wine 6 - Burlesque Rosato
Pairing
Ideale per aperitivi, antipasti di mare e cocktail, crostacei
wine tasting 1 - Burlesque Rosato
Organoleptic properties
Vino Spumante: metodo Charmat – Extra dry
wine 1 - Burlesque Rosato
Format
0,75
Burlesque2Agricolafell - Burlesque Rosato
Etichetta ambientale
Burlesque Rosato
eti bottiglia s
Bottiglia
GL 70
Vetro
eti tappo sa
Tappo
For 51
Sughero
eti gabbietta s
Gabbietta
Fe 40
Acciaio
eti capsula
Capsula
C/Alu 90
Alluminio
Per lo smaltimento dei materiali consultare il rispettivo comune di riferimento
accademia dei racemi
Nel 1997 Gregory Perrucci avvia il progetto Accademia dei Racemi, con lo scopo di individuare, sperimentare e portare sul mercato le varietà autoctone della Puglia.

Attraverso la collaborazione con viticultori di territori diversi della regione ed enologi con esperienze nelle vinificazioni di qualità, vengono “offerti” alla conoscenza di giornalisti e importatori le nuove produzioni da uve fino ad allora del tutto trascurate o sconosciute:

Ottavianello, Susumaniello (recuperato da Gregory con l’azienda Torre Guaceto), Fiano Minutolo (azienda Sammartino), oltre a nuove versioni di Negroamaro e Malvasia Nera (azienda Castel di Salve), Moscato Reale di Trani (azienda De Filippo), uva di Troia e Montepulciano (azienda Paolo Petrilli) e ovviamente la zonazione di Primitivo (terra rossa, bianca, nera e sabbia).

L’Accademia dei Racemi annovera tra le consulenze, oltre a Roberto Cipresso e Fabrizio Perrucci, Enzo Moiso, Luca Boaretti. Tuttora alcune aziende create dall’Accademia dei Racemi sono presenti con onore sul mercato.

Oltre a far parlare di sé per i propri vini, l’Accademia dei Racemi diventa un riferimento unico nel panorama regionale per la ricerca, lo studio, la sperimentazione dei vitigni autoctoni.

Per gli esami condotti sulle relazioni tra Primitivo e Zinfandel, la storia e le sperimentazioni, nonché la richiesta di aggiornamento dell’elenco dei sinonimi regolamentato dalla Unione Europea, Gregory Perrucci viene ammesso come unico “membro non americano” nella prestigiosa associazione californiana denominata Zap (Zinfandel Advocates and Producers).

Alcuni anni dopo, precisamente nel giugno 2002 dopo la decretazione scientifica dell’identità tra Zinfandel e Primitivo, nonché tra essi e il croato Crnjelak Kastelansky, è relatore al primo Convegno Internazionale sullo Zinfandel. Tiene una relazione sulle origini del primitivo e i suoi rapporti con lo Zagarese (scomparso) in una sessione congiunta con Doug Beckett (enologo californiano) e il mitico Miljenko Grgich, icona dell’enologia americana per avere prodotto due dei vini che nel concorso mondiale di Parigi del 1976 alla cieca sbaragliarono i vini francesi.